Chiesa di San Secondo | Località Mongiglietto

Indirizzo: Località Mongiglietto, 14010 Cortazzone AT, Italia
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In breve

Su una collina antistante l'abitato sorge l'antica chiesa di San Secondo, del secolo XII, ben conservata nelle sue forme primitive.

La facciata, rivolta verso occidente, con un solo portale centrale, è rivestita in gran parte in arenaria; presenta decorazioni in cui compaiono figure zoomorfe, fitomorfe ma anche antropomorfe.

L'interno, caratterizzato da volte a sesto acuto, si dispone su tre navate, separata da colonne a sezione rotonda e quadrata, con capitelli riccamente scolpiti.

L'abside centrale custodisce un affresco trecentesco raffigurante Cristo tra due santi.


La chiesa romanica di San Secondo a Mongiglietto

La parte della Provincia di Asti a nord del Tanaro è costellata da numerose testimonianze architettoniche medioevali, presenti soprattutto negli edifici religiosi.

Un tempo queste chiese erano pievanie o semplici chiese parrocchiali con attorno il cimitero. Da tempo alcuni centri abitati si sono trasferiti su altro colle e le vecchie chiese sono rimaste quasi sempre al centro del camposanto per continuare la loro funzione di invito alla preghiera dei vivi in unione a quella dei loro "vecchi" ormai viventi nel Signore.

Così è la chiesa di San Secondo di Cortazzone, anche se l'antico cimitero, che le era attorno, non esiste più.

Essa, nell'Astigiano, è la più interessante chiesa già parrocchiale di impianto medioevale, con la facciata resa caratteristica dalle aggiunte seicentesche. 

È un piccolo scrigno ornato e contenente quelle tipiche sculture medioevali, che si trovano sul percorso delle vie francigene.

Arch. Quaglia don Alessandro
Direzione Sez. Dioc.


L'ambiente

La chiesa romanica di San Secondo sorge sulla collina di Mongiglietto, a 241 metri s.l.m. e a un km circa dall'abitato di Cortazzone.

La si scorge dopo una svolta a gomito a sinistra, al fondo di un vasto spiazzo erboso, inserita quasi con maestà nel paesaggio, al centro di una magnifica corona di verdi colline, orientata Est-Ovest. 

Mongiglietto, probabilmente dal latino Mons Jovis: monte di Giove, come località di un preesistente tempio pagano; oppure Mons Jubili, monte della gioia; Mont-joie - mongioia! - In francese antico, cumulo di pietre per indicare la via o a ricordo di fatti importanti.


L'edificio

A pianta basilicale a tre navate; terminanti ognuna con un'abside semicircolare, è costruito con materiali di origine locale. La muratura è prevalentemente in blocchi di pietra faccia a vista, con l'inserimento di file di mattoni.

Ha misure esterne di metri 19,50 di lunghezza e metri 8,60 di larghezza; altezza al sommo del tetto metri 8,25. L'interno ha la lunghezza di metri 18 e larghezza di metri 7,25.


La facciata

La muratura in gran parte in blocchi di pietra, s'innalza poi nella parte centrale con una muratura di mattoni, alla sommità della quale vi è un campaniletto a vela, costruito nel XVII secolo e dotato di campana per richiamare i fedeli.

L'ingresso si presenta con doppio arco di pietra, delimitato superiormente da una cornice orizzontale di conchiglie, che indicherebbe San Secondo come chiesa sulla via dei grandi pellegrinaggi.

Il portone in noce, della metà de1l'800, è stato restaurato nel 1992.

Agili semicolonne dividono le parti laterali della facciata e proseguono, alternate a semipilastrini, per tutto il perimetro, dividendo l'edificio in campiture di diversa ampiezza.

Sui capitelli s'impostano gli archetti che fanno da coronamento alla muratura. Sotto alcuni archetti, ai lati della cornice di conchiglie e al centro dell'arco in pietra, si ammirano le prime sculture zoomorfe ed antropomorfe.

La finestra con grata è stata aperta in epoca non databile. 


Lato nord

È piuttosto disadorno, se si escludono gli archetti pensili del coronamento.

Nella parte sopraelevata della navata centrale vi sono tre monofore, due sono chiuse dall'interno, con scarsi elementi decorativi.


Le absidi

La zona absidale si presenta ricca di elementi geometrici nel coronamento, soprattutto quello dell' abside centrale e dell'absidiola sud, con le alte fasce decorative, le sculture a foglie dei capitelli sulle semicolonnine e sulle lesene rettangolari, la varietà delle mensoline su cui poggiano gli archetti pensili.

Interessanti sculture anche nell'intradosso degli archetti.

Fra queste una figura umana nell' atto di aggrapparsi ad uno di essi.

Le absidi laterali hanno ognuna una monofora mentre quella centrale ne ha tre; quella rivolta a EST conserva parte della grata di chiusura originale in cotto. 

Nella parte inferiore tutte e tre le absidi hanno una fascia a "denti di lupo" in cotto, che prosegue per un tratto nella muratura della parete Sud.


Lato sud

Merita particolare attenzione questa fiancata, per la ricchezza della decorazione scultorea, soprattutto nella parte alta della navata centrale con l'alta fascia a intrecci, fregi, fogliami e viticci ora interrotta ora ripresa; e poi figure, capitelli scolpiti, cordonature che coronano le tre belle monofore. 

Nella parte bassa il coronamento a "damier", ancora capitelli e archetti scolpiti a fogliami, una croce, testine umane, animali e la bella aquila in cornice quadrata sopra un pilastrino, e altro ancora in una inesauribile fantasia. 

A metà della fiancata, una porta dalla quale si accede all'interno, coeva del portone della facciata, anch'essa in noce, restaurata nel 1992.

Sovrastano la porta una lunetta ed un arco, a sua volta incorniciato da laterizi a "dente di sega". Due monofore ed un oculo, danno luce alla parte bassa dell'edificio. 

Nella terza campitura della parte alta, sopra gli archetti, una singolare scultura che, secondo lo studio di Piero Leonardi (1984), nella sua primitività intende riferirsi ad una scena di accoppiamento, cosa non comune nell'ornamento di una chiesa, e troverebbe spiegazione in tradizioni preistoriche locali.

Alcuni interpretano l'incisione e altri segni di fertilità come i seni, propiziatori per la nascita dei figli e per l'abbondanza del latte per nutrirli, o come ex voto in caso di parto difficile.


L'interno

L'austero interno a tre navate è diviso in cinque campate da colonne e pilastri alternati, con capitelli scolpiti, su cui si impostano gli archi. 

Le volte a vela, "in vece delli rovinati solai, con archi distribuiti secondo le arcate vecchie", il pavimento in piastrelle di cotto, rialzato nel presbiterio da tre gradini, le modifiche all' altare in muratura con gli archetti laterali, sono della metà del secolo scorso, come risulta dalla "perizia di calcolo, per l'urgente riparazione da farsi attorno all' antichissimo edifizio della Chiesa di San Secondo sita sulle fini di Cortazone". Perizia fatta dal Capo Mastro Muratore Giovanni Gobbi di "Cortazone", il 14 luglio 1843, cui seguì una Relazione sull'esecuzione dei lavori, del Perito Giovanni Santanera di Villafranca, del 24 febbraio 1853 (arch. parrocchiale).

Le tre absidi hanno volte a semicatino. In quella centrale, sottolineata da una cornice a "damier", vi è un affresco del XIV secolo.


I capitelli

Per la particolare decorazione sculturea, i capitelli sulle colonne e sui pilastri, meritano di essere esaminati uno ad uno, anche se la simbologia dei soggetti non è di facile interpretazione. I simboli potevano essere allusivi a vizi e virtù e volevano indurre il pellegrino a disporsi interiormente.

Esempi

La sirena; simbolo del fascino e dell'ambiguità della tentazione. Il cerchio: simbolo di perfezione e di eternità. La lepre: in negativo, si riferisce alla sua grande sensualità che la porta ad una estrema fecondità; in positivo, la velocità della sua corsa potrebbe alludere alla brevità della vita umana ecc.

Pilastro - Ha gli angoli smussati ed il capitello è scolpito su tre lati. Al centro due volatili che beccano sembrano avere una sola testa. A lato un grande fiore, sul lato opposto, una croce.

Colonna - il capitello ha quattro sirene come figura d'angolo, che si sviluppa sui quattro lati, con braccia e coda ripartita, tese verso l'alto. (Sirena romanica o donna pesce con la coda in ambo le mani - H. Focillon).

Pilastro - a lati opposti, due semicolonnine e due pilastrini.

Il capitello è completamente contornato da grandi petali, a volte interpretati come "ovoli rovesciati" oppure petali di crisantemo, simbolo dell'infinito.

Colonna - accanto ai gradini del presbiterio. Ha un capitello squadrato senza sculture.
Questo capitello, come gli altri due sulle semicolonne a lato dell'altare, si possono anche considerare non conclusi di proposito, come segno e monito della non perfezione umana, perfezione che è solamente di Dio.

Sopra la porta laterale un pavone in tondo.

Colonna - dall'altro lato della navata, capitello con conchiglie e volute decorative.

Pilastro - Ha esili colonnine in cotto che ne arrotondano gli angoli. Il capitello presenta, in apparente disordine figure zoomorfe ed antropomorfe.

Sul lato rivolto all'altare, la sirena con la coda ripartita ad arco "tenuta con ambo le mani". Ha capelli, coda e pinne bene incise; ai lati della testa, due fiori. Sul lato opposto, evidentemente incompleto, appare una specie di mostro dalle due teste, le zampe anteriori appoggiate su una testa umana, che sembra fare da capitello alla colonnina dell'angolo.

Una testa si morde la coda e l'altra, crinita, volge verso l'angolo a formare la grande testa di una cavallo bardato, che incrocia la sua coda con quella di un cavallo gemello che volge la testa all'angolo opposto. In basso una testa bovina rivolta verso l'alto, che morde una zampa del cavallo. Sul quarto lato, quasi per alleggerire l'insieme, fiori e fogliami.

Colonna  - Agli angoli del capitello, una sola testa per il corpo di due volatili, che si sviluppano sulle facciate a code incrociate.
Sopra la testa degli uccelli: figure antropomorfe; a lato di una di queste, una mano destra.

Pilastro dagli angoli smussati. Su due lati del capitello, una grossa lepre (o coniglio), due pesci in un altro lato, un fiore e rami di palma sul quarto lato.


Per recuperare la chiave d'accesso alla chiesa, contattare:


Approfondimenti

Associazione InCollina, Turismo nel cuore del Piemonte
https://www.turismoincollina.it


BeWeb - Beni Ecclesiastici in WEB
https://beweb.chiesacattolica.it/


Wikipedia, l'enciclopedia libera.
https://it.wikipedia.org

  • Chiesa di San Secondo (Cortazzone, Mongiglietto)
    https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Secondo_(Cortazzone,_Mongiglietto)

GAL BMA - Gruppo di Azione Locale del Basso Monferrato Astigiano
https://www.monferratoastigiano.it/




Vedi anche...


• Eventi a Cortazzone


• Guida turistica di Cortazzone


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